Sanremo, il cavo coassiale dissotterrato in via Bixio ha un proprietario. Diventerà fibra ottica
19 Settembre 2021Ultranet mette in sicurezza le reti con Axitea e IoT
28 Marzo 2023Le due società hanno sviluppato un dispositivo IoT da posizionare sulla dorsale telefonica di Ultranet, così da raccogliere informazioni puntuali sulle attività di posa e manutenzione, nonché per monitorare la sicurezza dell’infrastruttura stessa.
Le reti internet, manco a dirlo, rappresentano uno degli asset fondamentali dell’Internet of Things, permettendo l’arrivo della connettività in case, uffici e aziende. Eppure, anche le reti stesse sono composte da una serie di infrastrutture e oggetti che devono essere monitorati e tenuti sotto controllo, per evitare problematiche e ottimizzarne il funzionamento. E proprio l’IoT può giocare un ruolo importante, come dimostra un caso realizzato da Axitea per Ultranet: le due società hanno sviluppato un dispositivo tecnologico da posizionare sulla dorsale telefonica di Ultranet, utile a raccogliere informazioni puntuali sulle attività di posa e manutenzione, nonché monitorare la sicurezza dell’infrastruttura stessa. Come racconta Giulia Sangiovanni, Chief Operating Officer di Ultranet, “Siamo proprietari di un asset in fibra ottica con un’estensione di circa 12.000 km di cavi, cavidotti e PoP. Sul mercato operiamo come operatore wholesale, neutrale ed indipendente, dunque siamo fornitori per attori come Telecom, Open Fiber, Vodafone. Con Axitea abbiamo sviluppato un progetto teso a dare un upgrade alla nostra infrastruttura, con l’obiettivo di renderla ancora più protetta. L’obbiettivo di Ultranet è di offrire una rete innovativa e sicura, grazie anche alla maggiore profondità in cui è posta la nostra infrastruttura rispetto a quella di altri operatori, che risultano dunque più esposte al danneggiamento nel caso di interventi sul manto stradale. Con Axitea abbiamo dunque sviluppato un dispositivo che garantisce un monitoraggio puntuale della rete”.
Il dispositivo IoT
La collaborazione tra Axitea e Ultranet ha prodotto un dispositivo IoT indipendente, dotato di una batteria integrata, capace di dialogare attraverso diversi canali di comunicazione e caratterizzato da una certa flessibilità nell’installazione. Racconta Giorgio Triolo, IoT & Satellite Business Unit Manager di Axitea: “Il nostro approccio non è quello di partire dai device ma dalle necessità, cerchiamo sempre di adattarci alle richieste dei nostri clienti, trovando nuove soluzioni per risolvere i problemi. Ciò è vero in particolare per il mondo dell’IoT, che può migliorare la qualità dei servizi erogati e il lavoro delle aziende. Nel caso della collaborazione con Ultranet, abbiamo messo in piedi un piccolo sensore dotato di un GPS e un accelerometro, nonché di un canale di comunicazione che varia dal 2G al Narrowband IoT. Si tratta di un oggetto che gestisce due eventi fondamentali: il primo è la movimentazione del sensore. Quest’ultimo è infatti normalmente silente ma se viene sollecitato per un tot di secondi reagisce e si sveglia. A quel punto avviene la valutazione dell’accelerometro, che consente di capire se il dado si è girato e, dunque, se si è aperto effettivamente il pozzetto. Come avviene la comunicazione dei dati rilevati? Disponiamo di una nostra piattaforma di visualizzazione e reportistica che prevede anche l’invio di una mail di alert in caso di apertura dei pozzetti; inoltre stiamo organizzando un flusso verso i database di Ultranet; dunque, presto i dati che derivano dai pozzetti verranno integrati direttamente via API”.
Gli sviluppi futuri
Questo dispositivo consente ad Ultranet di verificare in real time eventuali tentativi di accesso non autorizzato alla prima rete, nonché registrare gli interventi delle squadre addette alla manutenzione. Inoltre, un tale livello di monitoraggio offre la possibilità di evitare possibili incidenti a cose e persone, consentendo, tra l’altro, una mappatura costantemente aggiornata utile per programmare gli sviluppi infrastrutturali futuri della rete Ultranet. Tali benefici rispondono anche agli input che arrivano dagli stessi clienti di Ultranet: “Garantire un’infrastruttura con elevati standard di sicurezza è un aspetto che viene molto apprezzato dagli operatori del mondo Telco. Abbiamo inoltre avviato possibili implementazioni legate alle caratteristiche del singolo territorio, come le aree industriali, oggetto del nostro progetto GED Green Energy District, attraverso cui – oltre alla connettività – stiamo valutando le opportunità legate alle comunità energetiche” racconta Giulia Sangiovanni. Un progetto che dimostra la bontà del percorso di evoluzione intrapreso da Axitea da un po’ di tempo a questa parte. Facendo leva sull’IoT, la società sta ampliando il monitoraggio di eventi di sicurezza al monitoraggio di eventi e stati in generale, così da abilitare l’ottimizzazione di processi definiti.
Fonte: internet4things.it
Le reti internet, manco a dirlo, rappresentano uno degli asset fondamentali dell’Internet of Things, permettendo l’arrivo della connettività in case, uffici e aziende. Eppure, anche le reti stesse sono composte da una serie di infrastrutture e oggetti che devono essere monitorati e tenuti sotto controllo, per evitare problematiche e ottimizzarne il funzionamento. E proprio l’IoT può giocare un ruolo importante, come dimostra un caso realizzato da Axitea per Ultranet: le due società hanno sviluppato un dispositivo tecnologico da posizionare sulla dorsale telefonica di Ultranet, utile a raccogliere informazioni puntuali sulle attività di posa e manutenzione, nonché monitorare la sicurezza dell’infrastruttura stessa. Come racconta Giulia Sangiovanni, Chief Operating Officer di Ultranet, “Siamo proprietari di un asset in fibra ottica con un’estensione di circa 12.000 km di cavi, cavidotti e PoP. Sul mercato operiamo come operatore wholesale, neutrale ed indipendente, dunque siamo fornitori per attori come Telecom, Open Fiber, Vodafone. Con Axitea abbiamo sviluppato un progetto teso a dare un upgrade alla nostra infrastruttura, con l’obiettivo di renderla ancora più protetta. L’obbiettivo di Ultranet è di offrire una rete innovativa e sicura, grazie anche alla maggiore profondità in cui è posta la nostra infrastruttura rispetto a quella di altri operatori, che risultano dunque più esposte al danneggiamento nel caso di interventi sul manto stradale. Con Axitea abbiamo dunque sviluppato un dispositivo che garantisce un monitoraggio puntuale della rete”.
Il dispositivo IoT
La collaborazione tra Axitea e Ultranet ha prodotto un dispositivo IoT indipendente, dotato di una batteria integrata, capace di dialogare attraverso diversi canali di comunicazione e caratterizzato da una certa flessibilità nell’installazione. Racconta Giorgio Triolo, IoT & Satellite Business Unit Manager di Axitea: “Il nostro approccio non è quello di partire dai device ma dalle necessità, cerchiamo sempre di adattarci alle richieste dei nostri clienti, trovando nuove soluzioni per risolvere i problemi. Ciò è vero in particolare per il mondo dell’IoT, che può migliorare la qualità dei servizi erogati e il lavoro delle aziende. Nel caso della collaborazione con Ultranet, abbiamo messo in piedi un piccolo sensore dotato di un GPS e un accelerometro, nonché di un canale di comunicazione che varia dal 2G al Narrowband IoT. Si tratta di un oggetto che gestisce due eventi fondamentali: il primo è la movimentazione del sensore. Quest’ultimo è infatti normalmente silente ma se viene sollecitato per un tot di secondi reagisce e si sveglia. A quel punto avviene la valutazione dell’accelerometro, che consente di capire se il dado si è girato e, dunque, se si è aperto effettivamente il pozzetto. Come avviene la comunicazione dei dati rilevati? Disponiamo di una nostra piattaforma di visualizzazione e reportistica che prevede anche l’invio di una mail di alert in caso di apertura dei pozzetti; inoltre stiamo organizzando un flusso verso i database di Ultranet; dunque, presto i dati che derivano dai pozzetti verranno integrati direttamente via API”.
Gli sviluppi futuri
Questo dispositivo consente ad Ultranet di verificare in real time eventuali tentativi di accesso non autorizzato alla prima rete, nonché registrare gli interventi delle squadre addette alla manutenzione. Inoltre, un tale livello di monitoraggio offre la possibilità di evitare possibili incidenti a cose e persone, consentendo, tra l’altro, una mappatura costantemente aggiornata utile per programmare gli sviluppi infrastrutturali futuri della rete Ultranet. Tali benefici rispondono anche agli input che arrivano dagli stessi clienti di Ultranet: “Garantire un’infrastruttura con elevati standard di sicurezza è un aspetto che viene molto apprezzato dagli operatori del mondo Telco. Abbiamo inoltre avviato possibili implementazioni legate alle caratteristiche del singolo territorio, come le aree industriali, oggetto del nostro progetto GED Green Energy District, attraverso cui – oltre alla connettività – stiamo valutando le opportunità legate alle comunità energetiche” racconta Giulia Sangiovanni. Un progetto che dimostra la bontà del percorso di evoluzione intrapreso da Axitea da un po’ di tempo a questa parte. Facendo leva sull’IoT, la società sta ampliando il monitoraggio di eventi di sicurezza al monitoraggio di eventi e stati in generale, così da abilitare l’ottimizzazione di processi definiti.
Fonte: internet4things.it